Mentre scrivevo le memorie sulla fondatrice della nostra Congregazione suor Margarita Pucher, ho sentito che si è aperto recentemente l’interrogativo sulla indipendenza – autonomia della nostra Congregazione e della sua fondatrice.

Donde questi interrogativi? Quale ne è la causa? Da 120 anni, dagli inizi della nostra Congregazione, tale problema non è stato mai posto. Ho preso allora in mano la Storia della nostra Congregazione, scritta dalle due consorelle sr. Similjana Kodric e sr. Natalija Palac nel 1986. Ho letto a fondo anche la Storia della provincia di Maribor, redatta da suor Leonita Rojs e da suor Avgustina Zorec nel 1987.

Mi sono fatta quest’opinione. Quelle che dubitano della autonomia della Congregazione delle Suore Scolastiche di Maribor e della sua fondatrice:

  1. certamente non hanno letto i libri di Storia sopra citati, oppure
  2. non hanno preso in considerazione che le due Congregazioni, sia quella di Algersdorf che la nostra di Maribor, al tempo che avvenivano questi cambiamenti, erano di diritto diocesano. La prima apparteneva all’Ordinario di Graz e la seconda a quello di Maribor ed i due Ordinari regolavano il problema tra di loro secondo le circostanze, come è avvenuto di fatto.
  3. Chi ha questi dubbi, forse non ha pensato che il materiale scritto che dimostra tale fatto, si trova nei rispettivi archivi diocesani. Le suore che hanno redatto la storia hanno messo solo in appendice alcuni di questi documenti scritti.
  4. Non solo si tratta di scritti degli archivi docesani, ma anche di cronache di quel periodo storico, che le suore di Algersdorf hanno fatto leggere alle suore addette alla stesura della storia della nostra Congreazione, specialmente della provincia di Maribor. La visione di tutto ciò conferma la piena autonomia della Congregazione delle Suore Scolastiche di Maribor e della loro fondatrice Madre Margarita Pucher.

Dalle fotocopie degli scritti degli archivi delle due diocesi, sia di Maribor che di Graz, risulta chiaramente che i due Ordinari erano consapevoli dei loro diritti secondo il Codice di Diritto Canonico. Quindi in pieno accordo hanno fatto in modo che:

  1. Il vescovo di Graz, in accordo con la Superiora generale della Comunità di Algersdorf, ottenesse cinque suore: Margarita, Koleta, Nepomucena, Salezija e Brigita. Il vescovo di Graz ha dispensato le cinque suore dal voto di obbedienza alla Congregazione della sua diocesi in modo che, libere dai voti, potessero decidere liberamente e passare alla nuova Congregazione della diocesi di Maribor. Così le cinque suore:
  2. sono passate sotto la giurisdizione del vescovo di Maribor, il quale, altrettanto consapevole dei propri diritti, (nel 1869) ha accolto sotto la sua giurisdizione la nuova Congregazione, nominando la sua fondatrice suor Margarita Pucher a Superiora generale. Nella cronaca di Algersdorf è annotato che quella Comunità ha accettato la decisione del vescovo di Maribor con fiducia nella divina Provvidenza, ma anche “con dolore”.


Con questi atti, l’autonomia della nuova Congregazione di Maribor è definitivamente giustificata dal punto di vista giuridico.

Il vescovo di Maribor, dr. Jakob Stepisnik, era consapevole della sua giurisdizione nei confronti degli “Statuti”, autorizzandoli così come avevano fatto le Suore di Algersdorf, con annotazione: “finchè non farò diversamente, ossia finchè non formulerò propri Statuti per la casa di Maribor” (27.ott. 1869).

Autorizzò poi il rito della vestizione – accettazione di sette aspiranti nella nuova Congregazione. (I nomi assegnati alle giovani novizie, sono annotati nell’archivio della diocesi (prof. Ozingar, storico e archivista).

La legislazione del governo civile di Graz parla anche della piena autonomia della nuova Congregazione delle Suore Scolastiche di Maribor. La stessa legislazione valeva per tutta l’Austria di allora. Abbiamo accennato già nelle pagine precedenti che per l’istituzione di una nuova Comunità ecclesiastica, era necessaria l’autorizzazione dello Stato. Il vescovo dr. Stepisnik conosceva la legislazione civile e quindi chiese l’autorizzazione e la ottenne.

Riportiamo altri ricordi delle prime suore, collaboratrici di suor Margarita, venute con lei a Maribor per svolgere la loro attività in mezzo ai bambini, presso l’Associazione delle Dame Cattoliche.

Queste prime suore hanno raccontato questi fatti alle consorelle degli anni successivi: a suor Angelina Krizanic, alle sorelle Neuwierth, a suor Lidvina Purgaj . La loro testimonianza riferiva che suor Margarita, dopo aver parlato con la presidente dell’Associazione, la contessa Brandys, e dopo essersi consigliata con un padre gesuita (6), aveva chiesto udienza al vescovo di Maribor dr. Stepisnik. Voleva informarlo dell’intenzione di lasciare la Comunità di Algersdorf e di fondare una nuova Congregazione a Maribor, indipendente da quella di Algersdorf. Poi aveva informato la Comunità di Algersdorf ed il vescovo Zwerger. Il vescovo dr. Stepisnik aveva concesso l’udienza, ascoltando personalmente da lei le vere motivazioni dei suoi passi. Gli aveva detto chiaramente che a causa del crescente numero dei bambini, mancavano le suore per l’attività con gli stessi. Algersdorf non poteva dare altre forze, perchè ne mancavano già per l’attività in sede. Erano costrette a rifiutare i bambini, i quali invece venivano molto volentieri ed erano veramente bisognosi. Mancavano anche i locali e l’arredamento: banchi per le classi, macchine da cucire nei laboratori, letti per il collegio, ecc.

Quindi ha esposto a “Sua Grazia” tutte le motivazioni che l’hanno portata alla decisione di lasciare la Comunità di Algersdorf e fondare una nuova Congregazione indipendente a Maribor. Qui poteva avere delle vocazioni, perchè le aspiranti arrivavano non per Algersdorf, bensì per Maribor.

Ha fatto presente che in nessuna parte dell’Austria ha visto bambini senza educazione, come qui. Questo è la principale motivazione per cui si è decisa a fare questo passo. In questo modo avrà la possibilità di aiutare questi bambini poveri, abbandonati, affinchè abbiano una vita migliore, più degna di un uomo. Se questa dovesse essere volontà di Dio, sarebbe pronta a sacrificare in quest’opera a Maribor tutte le sue forze.

Il vescovo ha benedetto suor Margarita con le seguenti parole: “Dio benedica tutta la Sua opera. Noi siamo fermamente decisi a fondare qui una casa indipendente dalla Congregazione delle Suore Scolastiche, date le condizioni di Maribor”.

Con questa conferma del vescovo, suor Margarita ha avuto la certezza che la sua decisione di lasciare Algersdorf e fondare un nuovo Istituto a Maribor era giusta. Sperava che le suore di Algersdorf non l’avrebbero ostacolato. Era convinta che il vescovo di Graz, Mons Zwerger, sarebbe stato favorevole alla sua decisione; l’avrebbe aiutata a risolvere quanto prima qusto problema difficile ed importante”.


6) Madre Stanislava Voli raccontò a suor Solastika Zurman che suo fratello canonico ed alcuni sacerdoti della diocesi di Maribor pensavano che il padre gesuita, consigliere della Madre Margarita al tempo della fondazione della nuova Congregazione delle Suore Scolastiche a Maribor, fosse il figlio del conte Brandys, entrato dai Gesuiti, dopo aver studiato Legge. Nel libro del dr. Kovacic, scritto su Slomsek, a pagina 283 se ne legge persino il nome… “il conte figlio Erik, membro della Compagnia di Gesù…” Il dr. Kovacic riferisce che il vescovo Slomsek consacrò la cappella al conte Kliment Brandys, in cui il figlio Erik,membro della Compagnia di Gesù, dopo la messa, aveva celebrato il matrimonio tra suo fratello e la baronessa Terezija Gudenus.