21. Tutti i fratelli e le sorelle si impegnino a seguire l’umiltà e la povertà del Signore nostro Gesù Cristo che, essendo incomparabilmente ricco, volle scegliere nel mondo, in- sieme con la beatissima sua madre, la povertà, e spogliò sé stesso. E ricordino che niente altro è necessario avere di questo mondo se non, come scrive l’Apostolo, “avendo il cibo e le vesti”, essere contenti di questo. E si guardino molto dal denaro. E devono godere quando si intrattengono con persone umili e disprezzate, tra poveri e deboli, infermi e lebbrosi e i mendicanti della strada.


22. Coloro che sono veramente poveri in spirito, seguendo l’esempio del Signore non si appropriano di alcuna cosa né contendono nulla ad alcuno, ma vivono i in questo mondo come pellegrini e forestieri. Questa è l’eccellenza dell’altissima povertà che ci costituisce eredi e re del regno dei cieli; ci ha reso poveri di cose, ma sublimi per virtù. Sia questa la nostra porzione che ci conduce alla terra dei viventi. Aderendo totalmente alla povertà, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo mai vogliamo possedere altro sotto il cielo.