Celebrazione del 150 anno della Fondazione della nostra Congregazione 

In Via dei Colli della Farnesina 140, l’11 e il 12 maggio, ha avuto luogo la commemorazione dei 150 anni di vita della Congregazione delle Suore Scolastiche Francescane di Cristo Re alla presenza di oltre un centinaio di amici, collaboratori, sostenitori, religiose e sacerdoti.

Il primo momento della celebrazione si è svolto nel teatro del nostro Istituto Sacro Cuore di Gesù, dove la Superiora generale, suor Klara Šimunović ha rivolto toccanti parole di saluto ai presenti coinvolgendoli nella storia e nel vissuto della nostra Famiglia religiosa, alquanto tribolato e sofferto.

Per l’occasione sono stati presentati un video documentario e una mostra fotografica sulla storia della Congregazione, un lavoro di ricerca, di elaborazione testuale e iconografica coordinato da suor Maristella Palac e da sr. Lucia Vrdoljak Colo, con la preziosa collaborazione della Prof.ssa Paola Campanini, del Prof. Giorgio Santi, della Sig.ra Silvana Benzi e del Sig. Luca Sinelli, nonché delle Superiore provinciali di tutte le nostre Province sparse nel mondo. I pannelli resteranno a disposizione di chi vorrà ripercorrere “a ritroso” la via sofferta, ma nel contempo appassionata e struggente di queste donne coraggiose che si sono ”perdutamente” fidate di Dio.

Il lavoro di ricerca delle fonti per ricostruire anche visivamente la storia della Congregazione non è stato di certo semplice e ha richiesto ore e giorni di lavoro, ma soprattutto tanto amore e passione.

Per quanto concerne i contenuti della mostra e del video, si sono privilegiate quattro aree di approfondimento:

a) il carisma e le origini

b) la diffusione nell’Europa e nel mondo

c) il rinnovamento postconciliare

d) gli elementi di esemplarità nello spazio dei 150 anni

Il carisma, quale dono particolare che il Signore elargisce alla Chiesa attraverso una persona che coglie e intercetta i segni dei tempi e le relative esigenze vi risponde generosamente.

E’ quanto è accaduto alla nostra fondatrice, Madre Margarita Pucher nel 1869, già religiosa, rispondendo all’invito del vescovo Stepišnik di Maribor, parte in obbedienza, con un gruppo di consorelle Francescane che vanno ad occuparsi dell’educazione dei giovani di un territorio dell’Impero Austro Ungarico assai trascurato in questo senso, della Slovenia.

La permanenza nell’apostolato tra i più disagiati fa nascere e maturare ulteriormente in suor Margherita e nelle compagne di missione, la convinzione che il loro apostolato e la presenza devono continuare lì.

Quello dell’educazione e dell’istruzione dei fanciulli e adolescenti, provenienti dai ceti più disagiati, è rimasto il campo privilegiato dell’apostolato delle Suore Scolastiche Francescane di Cristo Re. Tuttavia nel corso degli anni si è orientato anche verso nuove esigenze ed emergenze, tra cui: le attività pastorali parrocchiali, l’insegnamento nelle scuole, servizi negli ospedali e nelle strutture ecclesiastiche, nelle mense dei poveri, nelle carceri , nelle case di accoglienza e molto altro. Il tutto sempre con lo spirito francescano originario di suor Margherita: affidarsi totalmente a Dio; servire con amore, essere gioiose, umili e semplici.

Un esempio di questo tipo di apostolato diversificato si è registrato nella Regione di Roma a cui le consorelle hanno risposto, non senza difficoltà.

Il motto della nostra fondatrice era e rimane sempre valido per ogni Suora Scolastica Francescana: “Se nessuno inizia, il bene sarà omesso per sempre!”

Le suore, disperse e cacciate dalle case e attività in seguito alle Grandi Guerre, sia nella Slovenia che nelle Provincie croate, paesi con un apostolato ben avviato e fecondo, sono giunte in Italia in cerca di soluzione dei problemi riguardanti la salvezza della Congregazione. Come primo apostolato hanno preso in cura il collegio delle bambine di Grottaferrata(Roma), poi si sono inserite in diversi ospedali di Roma: San Giovanni, Ospedale Oftalmico, san Filippo Neri, Agostino Gemelli, il Don Gnocchi, Villa Tiberia e nelle strutture ecclesiastiche come il Collegio Nord Americano.

Tuttora continuano la loro missione nella Casa di accoglienza “Cristo Re”, nella scuola d’infanzia e Primaria “Sacro Cuore” e nei Licei Statali della città di Pesaro.

Sappiamo che è il tempo a testare la vitalità del carisma e la sua capacità di reggere l’urto di vicende spesso drammatiche e contesti ostili, di culture e mentalità diverse.

Ebbene, il carisma di suor Margherita ha continuato a risplendere nel tempo. Innumerevoli sono le testimonianze delle sorelle che hanno saputo affrontare molte sfide del passato, seguendo, tra l’altro, gli emigrati e profughi nell’America settentrionale e meridionale, nell’Africa, nei paesi dell’Europa occidentale.

In questo anno Giubilare, anche per rispondere all’invito del Santo Padre e diventare “la Chiesa in uscita” abbiamo aperto una nuova sede in Uganda.

Oggi i contesti, soprattutto in Occidente, sono fortemente cambiati; sono solo in apparenza meno violenti. La forte secolarizzazione in atto da decenni, la mentalità individualistica ed edonistica, hanno prodotto un forte calo delle vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale, mettendoci davanti una grande sfida.

E’ questo il nuovo ”urto del tempo” a cui cercare e dare le risposte.

Oggi più che mai la nostra Congregazione è chiamata a verificare e a testare nel quotidiano il carisma che abbiamo avuto in dono. Essa dovrà, probabilmente, operare nel suo interno alcune revisioni e trasformazioni per indirizzare e convogliare le forze verso le necessità prioritarie per restare fedeli e confermate nella certezza che se questa è opera Sua, avrà il futuro certo perché è Lui a guidarla.

Scorrendo alla luce di quanto il Signore ha fatto in ciascun membro di questa sua opera in questi 150 anni, colpisce il coraggio e la fedeltà, soprattutto delle sorelle giovani che hanno affrontato e superato molte situazioni di vera tribolazione e persecuzione, che, pur provando angoscia e paura, non hanno mai ceduto allo scoraggiamento o alla disperazione. La loro testimonianza rimane un faro di luce per le giovani generazioni e l’esempio che chi si fida di Dio è forte, perché lui rende possibile, l’impossibile.

Colpisce dalle testimonianze anche la capacità delle sorelle di mettersi in dialogo con culture diverse, di adeguarsi alle nuove e spesso difficili realtà, nello spendersi senza riserve, nel fare della propria vita un dono.

A dimostrazione che la nostra Famiglia è diventata in ciascuna delle sue consorelle, sparse per il mondo, ”un’esperta nel soffrire” insieme al popolo di Dio, basti ricordare che nei territori dove svolgeva il suo apostolato ha affrontato e subito ben tre Guerre; due Mondiali e, forse la più sanguinosa e brutale: la Guerra nei Balcani.

Non poteva mancare in questa solenne e gioiosa circostanza il grato ricordo delle nostre consorelle che ora sono davanti al cospetto di Dio, per le quali valgono più che mai le parole di san Giovanni Paolo II: “Come potrà mai una Comunità pensare alla Gerusalemme celeste, senza pensare di rivedere il volto delle sorelle che hanno servito la Gerusalemme terrestre con umile e la gioiosa donazione? Tutte noi siamo debitrici di umanità e di santità a coloro che ci hanno preceduto

I festeggiamenti si sono protratti con un’agape ampiamente e gioiosamente condivisa nel nostro parco, per proseguire i giorno dopo con la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da P. Sebastiano Paciolla, o.cist.

A tutti coloro che hanno condiviso con noi la gioia di questo evento va il nostro sincero ringraziamento. 

Sr. Stella Okadar