“Il tempo di grazia della Quaresima ci incoraggia ad essere più aperte e sollecite a fare dì più e cose più grandi nella vita personale e comunitaria, sul piano spirituale e apostolico. Quest’anno ci potrebbe facilmente ingannare il pensiero che abbiamo sofferto già abbastanza a causa di quarantene e isolamenti impostici, di vari dolori e lutti, di continue proroghe di misure restrittive che hanno ostacolato i nostri raduni e limitato il nostro apostolato. La situazione complessiva, di per sé, ci sembra già una lunga e dura “penitenza quaresimale” (dalla Lettera della Superiora generale per Quaresima 2021).
Il Signore ci offre ancora una volta un tempo favorevole per “vivere con maggiore impegno la nostra vocazione cristiana e religiosa accettando la Grazia riparatrice che il Signore vuole concederci in questo tempo santo di Quaresima”.
Inoltre nella stessa lettera circolare la Superiora generale sr. Klara Šimunović ci esorta a fermarci “ai piedi del Monte degli Ulivi, nel Giardino del Getsemani, nella scuola di preghiera” quando prevalgono il dolore, la fatica, la paura e quando diventa difficile avere i sentimenti di Cristo e imitarlo; a imparare da Lui “a confidare nel Padre, ad affidare tutto a Lui, alla Sua volontà. Solo così troveremo la forza necessaria e delle indicazioni per andare avanti anche in situazioni difficili, spesso incomprensibili. La sofferenza e la morte non hanno l’ultima parola né nella vita di Cristo né nella nostra. Portiamo questa verità e speranza nei nostri cuori e nutriamola con fede salda, preghiera fervida e carità operosa”. Siano queste le pietre miliari del nostro cammino quaresimale.
Si allega il
Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima
e alcune